Defibrillatori ovunque: questo sarà l’effetto della proposta di legge, approvata dalla Camera, quando passerà anche il vaglio del Senato.
“Le proposte di legge in esame disciplinano in diverso modo la presenza obbligatoria di defibrillatori semiautomatici od automatici esterni in una serie di luoghi ed ambienti, prevedono ed incentivano i corsi di BLSD (Basic Life Support Defibrillation) destinati agli operatori non sanitari nei diversi ambiti, disciplinano campagne di sensibilizzazione prevedendo anche sanzioni amministrative per il mancato rispetto delle disposizioni previste.”
Questa l’enorme novità più recente in materia di defibrillatori ed il loro utilizzo. La Camera ha infatti approvato la proposta di legge che modifica il decreto Balduzzi del 2013: se il Senato la approverà si sarà fatto un passo importantissimo per ridurre il numero di morti improvvise per arresto cardiaco.
A chi interessa leggere i dettagli della proposta, questo è il link: http://documenti.camera.it/leg18/dossier/pdf/AS0087.pdf?_1563938021161.
A grandi linee, il progetto è diretto a favorire ed a regolare la dotazione e l’utilizzo dei defibrillatori in diversi luoghi e situazioni, anche da parte di soggetti non specificamente formati, regolando il collegamento e l’interazione con la rete dell’emergenza territoriale 118, e promuovendo campagne di informazione e sensibilizzazione, nonché l’introduzione di specifici insegnamenti, anche negli istituti di istruzione primaria e secondaria.
Vedremo DAE negli aeroporti, nelle P.A., scuole ed università, treni, aerei e navi, insomma ovunque circolino tante persone e dove, qualora qualcuno fosse colpito da arresto cardiaco, sia possibile disporne per far ripartire il cuore.
Sembra inoltre che sarà abolita la necessità del brevetto BLSD per chi utilizza il DAE: un’inutile restrizione che ha sempre limitato l’accesso alla conoscenza delle manovre da parte della popolazione dati i costi dei corsi.
Insomma oltre alle associazioni sportive , dilettantistiche e professioniste, l’obbligo sarà esteso esponenzialmente e con esso anche, speriamo, aumenterà la consapevolezza su questo killer silenzioso che ogni anno solo in Italia uccide una persona su 200.