Un’Azienda Cardioprotetta: BVLGARI

Un’azienda cardioprotetta : BVLGARI.

Sì, questa è l’azienda che per prima ha mirato al cuore dei propri dipendenti. Un’amministrazione evidentemente illuminata insieme all’esperienza ed ampiezza di vedute del manager della sicurezza hanno dato l’incredibile risultato di creare una squadra di ben 70 dipendenti in grado di intervenire in soccorso di una vittima di arresto cardiaco. L’azienda inoltre è stata dotata di 12 defibrillatori collocati strategicamente su ogni piano del palazzo.

Lo scorso ottobre  il nostro centro di formazione DOVIMED è stato impegnato in 4 sessioni di BLSD arrivando a certificare tutti i 70 componenti della squadra di emergenza Bulgari. Un’esperienza unica e carica di significati questa che ci ha dato lo spunto di creare il progetto “L’Azienda Mira al Cuore“: sarà d’ora in poi una nostra missione quella di formare sempre più persone affinchè un giorno tutti siano in grado di  intervenire in soccorso di una vittima di arresto cardiaco e salvare una vita (ca. 73.000 decessi l’anno solo in Italia). E’ questo d’altronde quello che sarebbe dovuto succedere all’indomani della legge del 2001 (Legge n.120 del 3 Aprile 2001). Il decreto infatti è stato ispirato dalla costatazione scientifica che una persona colpita da arresto cardiaco può salvarsi se soccorsa nei primissimi minuti dall’accaduto senza attendere l’ambulanza.

Come raggiungere questo obiettivo ambizioso: certamente mirando al cuore , organizzando lezioni gratuite nelle scuole, corsi sulla rianimazione cardiopolmonare e BLSD, facendo il possibile affinchè il livello di consapevolezza sull’argomento “arresto cardiaco” si elevi e il maggior numero di persone desiderino rendersi utili per salvare vite umane frequentando i corsi.

Un'azienda cardioprotetta

BVLGARI

 Oggi tanto è stato fatto da associazioni e la diffusione di defibrillatori ed operatori BLSD è ancora a macchia di leopardo in Italia. Diffondere il progetto l’Azienda mira al Cuore sarebbe un grande passo verso un paese cardioprotetto per  ridurre il numero di vittime di arresto cardiaco (73000 ca.) che ogni anno si registra solo in Italia.

Dic 13, 2016 | Pubblicato da inApprofondimenti, News | 0 comments

Inserisci un commento